Nel 2024, le università toscane di Firenze, Pisa e Siena hanno subito un taglio di quasi 42 milioni di euro dal Fondo di finanziamento ordinario (FFO), con una riduzione di 17 milioni per Firenze, 16,5 milioni per Pisa e 8,2 milioni per Siena. Questi tagli mettono a rischio i servizi, le assunzioni di nuovi docenti e i contratti per i ricercatori precari, con possibili aumenti delle tasse agli studenti. Il finanziamento dell’università in Italia è nettamente inferiore a quello di altri paesi europei, come la Germania. Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, ha dichiarato che l’istituto dovrà rallentare il reclutamento e temere un aumento delle tasse, mentre a Firenze e Siena si prevede di non sostituire i professori che vanno in pensione. In Toscana, i rettori hanno lanciato l’allarme, sottolineando l’effetto negativo sulla qualità della ricerca e sull’attrattività del sistema universitario italiano. Il professor Mario Pianta, della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha parlato di un “attacco all’università italiana”, che sta spingendo molti ricercatori a lasciare il paese. Il governo non ha ancora trovato soluzioni per sostenere adeguatamente l’università, e i rettori chiedono maggiore attenzione e risorse.
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